La storia del successo di Wrigley

Come un omaggio promozionale ha trasformato Wrigley in un impero globale

La storia di Wrigley è un esempio brillante di come i gadget promozionali possano influenzare il successo di un marchio. Dalle sue umili origini come venditore di sapone fino alla sua cessione a Mars nel 2008, Wrigley ha sfruttato i gadget per costruire una connessione duratura con i propri consumatori.

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pubblicità Wrigley sapone
Una pubblicità del sapone Wrigley di fine '800

Gli umili inizi di un imprenditore brillante

William Wrigley Jr., fondatore dell’azienda che porta il suo nome, non iniziò la sua carriera vendendo gomme da masticare. No, signori e signore, Wrigley iniziò vendendo… sapone! Nel 1891, William decise di trasferirsi da Philadelphia a Chicago per avviare una sua attività di vendita di sapone. Sapeva bene quanto potesse essere competitivo il mercato, quindi escogitò una brillante idea: offrire dei piccoli omaggi ai rivenditori che acquistavano grandi quantità di sapone.

Inizialmente, offriva lieviti in polvere come regalo, ma quando capì che le sue gomme da masticare (che inseriva come ulteriore incentivo) erano molto più apprezzate del sapone stesso, Wrigley si rese conto di aver messo a segno un colpo da maestro! E così, nel 1893, decise di passare dalla vendita di sapone a quella di Chewing Gum (spostando quindi il proprio core business), un’idea che presto avrebbe conquistato il mondo.

Il lancio delle prime gomme Wrigley

Come già detto, dopo aver abbandonato il sapone e i lieviti, Wrigley concentrò le sue energie su quello che oggi è il cuore pulsante dell’azienda: la gomma da masticare. I suoi primi due grandi prodotti furono Wrigley’s Spearmint e Juicy Fruit, due gomme che fecero subito impazzire il mercato. Come per ogni grande marchio, la chiave del successo di Wrigley non fu solo il prodotto in sé, ma il modo in cui riuscì a promuoverlo. E qui entrano in gioco i suoi amati gadget promozionali.

Gadget promozionali e il potere dell’innovazione

Nel corso della sua carriera, William Wrigley Jr. fu un pioniere nel capire il valore di regalare piccoli oggetti per promuovere i suoi prodotti. Tra i gadget più famosi che lanciò ci furono orologi, coltelli tascabili e calendari con il marchio Wrigley. E non stiamo parlando solo di una manciata di oggetti: William ne distribuì migliaia!

Questi gadget promozionali non erano solo strumenti di marketing, ma autentici “ambasciatori” del marchio. Immaginate di ricevere un coltello tascabile con il logo Wrigley impresso sopra: ogni volta che lo usate, non solo vi ricorderete di quell’utile oggetto, ma anche della dolce gomma da masticare che vi ha portato a possederlo. Wrigley aveva capito che la chiave per creare fedeltà al marchio era associare il prodotto a esperienze piacevoli e memorabili, come quella di ricevere un gadget utile e duraturo.

Dalla gomma alla sponsorizzazione… e al baseball!

Il legame tra Wrigley e il mondo dei gadget non si fermò alla semplice promozione dei suoi prodotti. Nel 1914, William Wrigley Jr. acquistò una quota dei Chicago Cubs, la famosa squadra di baseball. Nel 1921 divenne l'unico proprietario e il loro stadio, il Wrigley Field, divenne uno dei luoghi iconici del baseball americano.

Il baseball, naturalmente, offrì innumerevoli opportunità per continuare con la distribuzione di gadget promozionali. Palline da baseball con il logo Wrigley, cappellini e altri gadget personalizzati iniziarono a circolare tra i tifosi, diffondendo ancora di più il nome dell'azienda.


L’evoluzione del brand e la vendita a Mars

Negli anni, Wrigley divenne un marchio conosciuto in tutto il mondo, simbolo non solo di gomme da masticare, ma di innovazione e creatività nel marketing. Dopo la morte di William Wrigley Jr., l’azienda continuò a prosperare sotto la gestione della famiglia, e la sua reputazione come pioniera dell’uso strategico dei gadget promozionali non fece che crescere.

Nel 2008, però, avvenne una svolta storica: Wrigley fu acquistata dal colosso dell’industria dolciaria Mars, per la modica cifra di 23 miliardi di dollari. Un risultato straordinario per un’azienda che aveva iniziato con il semplice sapone!

Dall’inizio del ‘900 a oggi, regalare piccoli oggetti personalizzati è rimasto un modo efficace per creare un legame con i consumatori, e il successo di Wrigley ne è la prova concreta.

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